Poltronova

23 dicembre 2017


Design made in Toscana


 

Chi ha detto che il design italiano del dopo guerra gravita tutto intorno a Milano e al suo hinterland?

 

Poltronova ne è l'esempio più lampante.

 

Fondata da Sergio Cammilli nel 1956 ad Agliana, in provincia di Pistoia, diverrà una delle realtà più importanti ed innovative nel settore dell'arredamento. Fondamentale in questo senso fu l'incontro tra lo stesso Cammilli un giovane designer che risponde al nome di Ettore Sottsass, il quale stava lavorando come ceramista per Bitossi e che venne assunto nel 1958 da Poltronova in qualità di direttore creativo.

 

Nei suoi primi anni di attività, l'azienda si concentra nella produzione di arredamento modernista ed elegante, spesso realizzato in legno e con uno stile ripreso dallo scandinavo. Ma l'ambizione ed il desiderio di Cammilli e Sottsass è di creare qualcosa di più sperimentale.

Nel 1966 i due visitano la mostra Superarchitettura, presentata alla Galleria Jolly 2 di Pistoia. Questo evento, pietra miliare di un'epoca, è organizzato da Superstudio e Archizoom - due gruppi interculturali di studenti di architettura dell'Università di Firenze. L'evento fu determinante per lo sviluppo di un movimento e la concezione di un design radicale in Italia. Cammilli e Sottsass sono immediatamente ispirati a cambiare la direzione di Poltronova in questo verso e cominciano a lavorare con designer nuovi e provocatori, aprendo così la strada al postmodernismo in Italia.

Archizoom progetta la nuova fabbrica della compagnia negli anni '60, e programma anche eventi presso la sua sede centrale, come letture di poesie, e classi di meditazione guidate dal poeta Allen Ginsberg.

Poltronova produce negli anni una serie di design iconici, come la serie Mobili Nella Valle di Mario Cerruli (1966); il divano Superonda (1967) e la poltrona Mies (1969) di Archizoom; la lampada Guerpe di Superstudio (1967); l'Ultrafragola di Ettore Sottsass (1970); e la sedia Joe di De Pas, D’Urbino & Lomazzi (1970), per nominarne solo qualcuno. Altri importanti designer ad aver collaborato con Poltronova includono Gae Aulenti, Angelo Mangiarotti, Giovanni Michelucci, Paolo Portoghesi, e Massimo Vignelli. Diversi lavori di Poltronova vengono inclusi nella famosa mostra Italy: The New Domestic Landscape del MoMA, nel 1972.

 

Dopo il ritiro di Cammilli e Sottsass da Poltronova negli anni '70, la direzione della compagnia passa di mano in mano, producendo collezioni sempre più commerciali: negli anni '80, mentre il futuro di Poltronova non è roseo, l'architetto Roberta Meloni si fa avanti con l'intento principale di preservare gli archivi della compagnia, negli anni '90 subentra alla direzione, e nei primi anni del nuovo millennio viene nominata CEO. Grazie a Meloni l'eredità di Poltronova è sopravvissuta e viene conservata presso il Centro Studi Poltronova, un'organizzazione che, oltre ad occuparsi dell'archivio, organizza e promuove studi e mostre, e naturalmente continua a produrre i design iconici della compagnia su commissione.

 

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