Azucena

23 novembre 2017


Le fabbriche italiane del design


 

Nel panorama delle aziende che nella seconda metà del XX secolo sono state protagoniste del design italiano, Azucena ha un ruolo di primordine.

 

Tutto comincia nel 1947, quando un gruppo di giovani architetti milanesi decide di avviare la produzione di arredi da loro disegnati, in modo da disporre di un repertorio "pronto per l'uso" da utilizzare nelle abitazioni che stanno progettando. I nomi, allora sconosciuti, faranno poi la storia dell'architettura e del design italiano: Ignazio Gardella, Luigi Caccia Dominioni, Corrado Corradi Dell'acqua, Maria Teresa e Franca Tosi.

 

La forma degli arredi nasce da un attento studio dell'oggetto in merito alla precisa collocazione che questo troverà e non da considerazioni meramente commerciali.

 

Sono mobili e oggetti sperimentali che modificano la consuetudine,contemplando l'impiego senza preconcetti di nuovi materiali, spesso accostati a quelli tradizionali in modo del tutto sorprendente. Persino la realizzazione è laboriosa e complessa perchè i loro componenti sono complessi e provengono indifferentemente dall'industria o dall'artigianato. La lacca, l'ottone cromato lucido, il cristallo rivelano una costante ricerca diluminosità, brillantezza, trasperenza, col fine di fuggire da una convenzionale e severa opacità.

 

Gli arredi sono spesso chiamati in modo prosaico (Imbuto, Boccia, Ventola, Toro) ad indicare, in una sintetica visione organicistica, una forma, un principio costitutivo; in altri casi i nomi sono ricavati dal toponimo (Arenzano, Bordighera, Sant'Ambrogio, San Siro) utilizzato per designare la specifica architettura che originariamente li conteneva e dava ragione del loro disegno. Alla base, dunque, di ogni singolo pezzo Azucena esiste una particolare condizione architettonica che esso continua a rivereberare riproducendo l'eco di una ragione d'essere.

 

E' la borghesia colta e intellettuale che si rivolge a questi architetti per la progettazione dei propri ambienti. I primi arredi verranno raggruppati in una collezione che non verrà esposta in uno showroom aperto al pubblico, ma negli spazi di un appartamento al primo piano di un edificio nel centro di Milano, in corso Monforte. L'aspetto unico di questa collezione è che i prodotti che negli anni sono entrati a farne parte non sono mai stati modificati né per necessità produttive né per incentivarne il mercato. La maggior parte di essi è ancora assolutamente attuale ed è esposta e venduta a quanti raggiungono Azucena negli spazi di vendita che, pur avendo cambiato la sede, sono tuttavia rimasti volutamente senza vetrina e senza appoggio pubblicitario.

 

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