Carlo Mollino

01 ottobre 2017


Genio eclettico del design


 

Nato a Torino nel 1905, è senza dubbio un personaggio unico del design italiano del XX secolo.

 

Architetto, designer, fotografo, ma anche sciatore e pilota di aerei e vetture da corsa, ha espresso in tutti i suoi lavori una energia, una leggerezza ed una visione delle cose che rispecchiavano il proprio modo di vivere, ricco di interessi ed influenze.

 

Dallo stile profondamente eclettico, ha lavorato su molti progetti per elementi di arredo rimasti pezzi unici o prodotti in piccola serie, ricchi di innovazioni tecniche e quindi difficili da riprodurre (come la curvatura a freddo del legno compensato, da lui stesso ideata).

 

Per questo motivo si distingue fortemente dagli altri progettisti dell'epoca e si configura come un "designer senza industria".

 

La sua visione del mondo originale, rappresentante l'ambiente come scenografia dell'esistenza, ha costituito la cifra di uno stile inimitabile che lo ha consacrato nel gotha dell'architettura italiana degli anni '50.

 

Tra le sue opere di design più famose si ricordano il tavolo "Arabesco" (1950), la cui sagoma ricorda un corpo femminile, il tavolo "Reale" (1949), di derivazione aeronautica, come pure la lampada "Cadma" (1947), che richiama la forma di un`elica, e la poltrona "Gilda" (1947), di gusto hi-tech ante litteram.

 

 

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